Ataf ha chiesto ieri al giornale La Repubblica (cronaca di Firenze) di rettificare alcune informazioni inesatte. Di seguito, il testo inviato con i dati esatti delle ultime 75 assunzioni avvenute in azienda. In basso l'articolo uscito sul giornale.
Secondo gli articoli apparsi venerdì e sabato sul vostro giornale, delle ultime 75 assunzioni fatte in Ataf, 60 provengono dalla Campania. Il dato non è corretto: le assunzioni provenienti dalla Campania sono 35. Nell’articolo del 1 giugno è scritto: “Quando si dice le coincidenze. Annotate questi nomi: Sant’Antimo, Caivano e San Giorgio a Cremano. Sono tre Comuni della Campania (…) i principali “fornitori” di autisti per Ataf”. Il personale selezionato dai tre comuni citati è di numero 4 (quattro) autisti (1 dal Comune di Caivano, 2 da San Giorgio a Cremano, 1 da Sant’Antimo). E, in generale, la percentuale di provenienza degli autisti dal sud Italia, simile a quelle effettivamente esistente in Ataf, è diffusa in tutte le aziende del centro-nord.
L’azienda di trasporto fiorentina ha emesso un bando pubblico a livello nazionale lo scorso anno. Alle selezioni sono stati ammessi candidati che possedevano esclusivamente i requisiti validi ai sensi del bando stesso, tra cui: età 21-28 anni, patente D per mezzi pesanti–autobus, più un certificato di abilitazione professionale per il trasporto di passeggeri. Sempre nel vostro articolo del 1 giugno si dice: “Che sta accadendo? Una semplice coincidenza la concentrazione di campani in viale dei Mille? Nessuno ne parla apertamente. Tutti lo sussurrano”. Abbiamo appena risposto sopra, fornendo i dati in maniera chiara e trasparente. Riguardo al titolo del 2 giugno: “Ataf, burattinaio dietro le assunzioni?”, ricordiamo che i candidati sono stati sottoposti ad esami scritti tenuti da una società esterna ad Ataf, e a colloqui individuali supportati da uno psicologo esterno anche questo all’azienda.
Piero Sassoli
Direttore Generale
Ataf spa
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